










Il territorio
Il progetto è impostato su 5 aree di valenza di carattere storico-ambientale-culturale collegate dalla dorsale con i landmark Segnavie.
Foresta del Teso
La Foresta del Teso è una delle quattro foreste demaniali pistoiesi che si estende per circa 20kmq tra Pracchia a San Marcello Pistoiese, conservando il suo nucleo nei territori di Maresca e Orsigna.
Caratterizzata da una vegetazione di alto fusto prevalentemente di faggio, castagno e abete è percorsa dal torrente Maresca ed è riserva di caccia. La fauna comprende il cervo, il daino, il capriolo, il cinghiale, il muflone, la poiana, il tasso, istrice, la volpe comune, qualche esemplare di lupo e alcune specie di mustelidi.





SIC

I SIC (siti di interesse comunitario) sono aree protette che fanno parte della rete NATURA2000 e rappresentano l’attuazione della Direttiva Habitat, principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. La rete sentieristica è incentrata nella porzione più settentrionale, a quota compresa tra i 700 e i 1200 m s.l.m., si affaccia sui versanti appenninici raccordandosi con i massicci calcarei appenninici isolati di grande valore conservazionistico. La rete sentieristica raggiunge l’innesto sulla sentieristica CAI pesciatina presso il passo di Croce a Veglia. Da qui è possibile raggiungere in 20 minuti il belvedere del Monte Lischeta o proseguire verso Lucchio e il suo monte (Penna di Lucchio 1.175 m s.l.m.)
Oasi Dynamo
Nel dopoguerra, l’area attualmente occupata dall’Oasi affiliata WWF “Oasi Dynamo società agricola” fu oggetto di un grande appoderamento attraverso la realizzazione di una fattoria con numerosi poderi. Si tratta di un’area montana di circa 10Kmq al centro della Montagna Pistoiese, racchiusa da una parte da un crinale di circa 5 km con quote comprese tra i 900 e 1200 metri che si affaccia sull’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia e su un ampio settore dello spartiacque appenninico dall’altra. Si presenta come un complesso agroecosistema di rilevanza regionale costituito di pascoli e seminativi punteggiati da alberi in filare, isolati o in gruppo, siepi libere e boschi.
La rete sentieristica si raccorda al Centro Visite Oasi di “ Case Luigi”, che gestisce le visite interne all’oasi.
L’Oasi è un’area protetta inaugurata a settembre 2006 quando la Fondazione Dynamo rilevò la proprietà appartenuta alla Società Metallurgica Italiana (S.M.I.) realizzando il primo camp di Terapia Ricreativa in Italia. La struttura è conosciuta nel mondo per ospitare gratuitamente bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche e le loro famiglie, per periodi di vacanza divertimento con assistenza qualificata.





Macchia Antonini




La Macchia Antonini è un bosco secolare dell’estensione di circa 250 ettari lascito testamentario del 1827 di un ricco possidente che ha dato nome alla zona. E’ contenuta tra un altitudine di 900 e 1.000 m. s.l.m. ed è morfologicamente organizzata su dolci colline poste in posizione dominante sui bacini del torrente Pescia da una parte e del Lima dall’altra. La rete sentieristica si innesta sui tracciati della Macchia (sentieri ed ippovie) e permette di aggirarla percorrendo la via che Francesco Ferrucci utilizzò nel lontano 1530 (anno in cui fu ucciso presso la vicina Gavinana dalle truppe imperiali asburgiche) e raggiungere il borgo medievale di Calamecca.
Piteglio - Popiglio
L’ Area rurale Piteglio–Popiglio, un’ampia area alto-collinare in cui sono ricompresi nuclei abitati storici con spiccate caratteristiche rurali a cui fanno da contorno estese sistemazioni agricole, che hanno strutturato nel corso dei secoli un tessuto culturale composto di borghi, ville, pievi isolate e parchi. La rete sentieristica si distribuisce toccando ambiti di rilevanza come le pievi e le infrastrutture medievali oppure le residualità di un complesso assetto agricolo costituito di estesi castagneti e gli ampi seminativi punteggiati di alberi da frutta.





Tra le località interessate dal progetto
Maresca
Certe volte ci sono frasi, espressioni o parole che ti si cuciono addosso come un bel vestito che non vorresti mai togliere. Maresca, donne belle e acqua fresca, è una di queste. Una frase innocua e semplice ma che da più di un secolo è legata indissolubilmente al nome del paese.
Scopri di piùGavinana
Gavinana è un paese dal clima mite da sempre meta di villeggiatura e luogo ideale per fare lunghe passeggiate e correre nella natura esplorandone ogni suo angolo. Ospita il Museo Ferrucciano e presso Palazzo Achilli la sede dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese.
Scopri di piùSan Marcello Pistoiese
Dal 2017 San Marcello è diventato il capoluogo del comune di San Marcello Piteglio, nato dopo la fusione tra i due comuni, ma da secoli si può definire come il vero e proprio capoluogo della montagna pistoiese. Titolo che si è conquistato ospitando il Capitano della Montagna, inizialmente in alternanza con Lizzano e Cutigliano e poi solo con quest’ultimo, ma soprattutto ospitando il corpo di Santa Celestina la Santa Patrona della Montagna Pistoiese.
Scopri di piùPiteglio
Piteglio è uno dei paesi più antichi della montagna pistoiese, nei suoi dintorni infatti sono numerose le tracce di insediamenti preistorici. E’ però nel periodo della guerra tra Pistoia e Lucca che venne fortificato e posto a guardia della vallata, trovandosi infatti in una posizione dominante sulla Valle di Torbecchia, della Liesina, della Lima e sulla strada che conduceva alla Garfagnana.
Scopri di piùPonte di Castruccio
Lungo il percorso delle acque del torrente Lima, a segnare l’antico confine fra le montagne pistoiesi e Lucchesi sorge un caratteristico ponte in pietra e ciottoli di fiume: Il Ponte di Castruccio, con le sue due Dogane sulla riva sinistra.
Scopri di piùMacchia Antonini
Lungo il percorso delle acque del torrente Lima, a segnare l’antico confine fra le montagne pistoiesi e Lucchesi sorge un caratteristico ponte in pietra e ciottoli di fiume: Il Ponte di Castruccio, con le sue due Dogane sulla riva sinistra.
Scopri di piùLanciole
Lungo il percorso delle acque del torrente Lima, a segnare l’antico confine fra le montagne pistoiesi e Lucchesi sorge un caratteristico ponte in pietra e ciottoli di fiume: Il Ponte di Castruccio, con le sue due Dogane sulla riva sinistra.
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